8 Aprile 2024
Tempo di lettura: 8min
Distortə, comunità scientifica e realtà LGBTQIA+ contro la disinformazione
Gaynet
Le associazioni Gaynet e EDGE esprimono un sentito ringraziamento a tutte le persone intervenute durante l’evento
“Distortə (scritto anche ‘Distort’) – L’impatto della disinformazione sulla vita delle persone LGBTQIA+”, svoltosi ieri, sabato 6 aprile a Roma, presso il Centro Europa Experience in Piazza Venezia.
->Digital kit (Presentazioni e materiali)
->Playlist video (registrazione integrale e video messaggi)
Ringraziamenti
Ringraziamo relatori e relatrici, che si sono prestati con professionalità e dedizione in presenza, da remoto e attraverso video messaggi, le persone che hanno moderato i panel, lo staff che ha supportato l’evento a titolo volontario. Ringraziamo un pubblico attento e presente, che ha riempito la sala per l’intera giornata.
Un ringraziamento anche all’Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale per il sostegno istituzionale a Distortə, alla cooperativa Prassi e Ricerca per il coinvolgimento delle professionalità dell’assistenza sociale, alle realtà che hanno voluto porgere il proprio saluto all’iniziativa, Arcigay, ACT e LGBT+ History month, UNAR.
Si ringraziano inoltre ARCO – Associazione Ricreativa Circoli Omosessuali e Morganti and Partners per aver contribuito alle spese, il Circolo Fotografico Arci Roma per aver documentato l’iniziativa.
Ringraziamo, infine, le associazioni intervenute nelle varie sessioni, ILGA, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Rete Lenford, AICS, Libellula, Gender X, NUDI, CEST, Rete Genitori Rainbow, Genderlens, UDU (Unione degli Universitari).
Hanno lavorato all’iniziativa: Rosario Coco, Silvia Spinelli, Lucia Urciuoli (organizzazione); Aldo Dadone (Graphic design); Alessandra Galli (Disseminazione); Daniele Sorrentino (Coordinamento tecnico da remoto); Titty Gaudio (Coordinamento staff); Alessandro Paesano (Consulenza programma). Staff: Alessio Murgia, Erik Gentili, Jean Pierre Moreno, Fortunato Cirillo, Naomi Torrusio, Matteo Boccini.
Materiali Distortə
A questo link trovate la cartella stampa diffusa tramite QR code durante Distortə, le presentazioni e gli approfondimenti di .
A questo link trovate i contributi video di Jack C. Dresher, Psichiatra e psicanalista, Columbia University, Massimo Prearo, Università degli Studi di Verona, Caleb Stocco, ACT (Against Conversion Therapies), Natasha Maesi, Presidente Arcigay, Elisa Belotti, LGBT+ History Month, Mattia Peradotto, Direttore UNAR.
Una legge contro le pratiche di conversione
Un ringraziamento per la prima sessione a Distortə– La retorica della devianza e le pratiche di conversione – va Roberto Baiocco, Professore di Psicologia presso Sapienza Università di Roma, Paola Biondi, Psicologa e Psicoterapeuta, Antonio Rotelli, Legista e Avvocato, Angelica Polmonari, Comm. Pari Opportunità ILGA World, Yuri Guaiana, Board member ILGA World. Moderazione di Eugenia Nicolosi.
A questo link trovate le slide introduttive della sessione e altri materiali utili.
Un’altra narrazione delle famiglie in Italia
Per la seconda sessione a Distortə – La retorica della devianza e le pratiche di conversione – ringraziamo Vincenzo Miri, Presidente Rete Lenford, Alessia Crocini, Presidente Famiglie Arcobaleno, Luka Ceraolo, Rete Genitori Rainbow, Pasquale Quaranta, Diversity Editor Gruppo Gedi, Franco Grillini, Presidente Onorario Gaynet e Arcigay.
A questo link trovate le slide introduttive della sessione e altri materiali utili.
La carriera alias e i diritti umani delle persone trans e non binarie
Per la terza sessione a Distortə – I diversi modelli di Carriera alias e il quadro normativo italiano sul diritto all’identità di genere – ringraziamo Giovanni Guercio, Avvocato, Miki Formisano, Attivista, Gioele Lavalle, Presidente Gender X, Donatella Siringo, Presidente Agedo, Michele Sicca, Unione degli Universitari, Gabriel Corbelli, Resp. Identità Alias Associazione Italiana Cultura Sport. Moderazione di: Alessandro Paesano
A questo link trovate le slide introduttive della sessione e altri materiali utili.
L’adolescenza trans* e la mistificazione sul caso Careggi
Per per la quarta sessione a Distortə – Varianza di genere e farmaci sospensivi della pubertà, oltre la retorica del “cambio di sesso” ringraziamo Paolo Valerio, Psichiatra, Presidente ONIG, Francesco Lombardo, Presidente SIGIS, Antonella Palmitesta, Psicologa e Psicoterapeuta, Ass.NUDI, Chiara Sgro, Ass. Genderlens, Asia Cione, Ass. Libellula, Jack Drescher, Psichiatra e psicanalista Columbia University, Natasha Maesi, Presidente Arcigay. Moderazione Isa Borrelli.
A questo link trovate le slide introduttive della sessione e altri materiali utili.
Comunicato SIGIS e ONIG
Al termine dell’iniziativa Distortə, i rappresentanti di SIGIS e ONIG, Francesco Lombardo e Paolo Valerio, hanno rilasciato la seguente dichiarazione sul caso Careggi e le notizie relative alla relazione del Ministro Schillaci.
(ANSA) – ROMA, 06 APR – “Quanto leggiamo a mezzo stampa circa la relazione del Ministro Schillaci sull’operato di Careggi merita di essere commentato alla luce della relazione effettiva, che ancora non conosciamo. Ciò che appare certo, è ormai un disallineamento tra le linee guida AIFA sulla triptorelina, aggiornate da ultimo al 2020, e le linee guida internazionali per salute delle persone trans WPATH SOC8, del 2022, all’interno delle quali rientra l’operato di Careggi. Queste linee guida chiariscono definitivamente che l’incongruenza di genere non è una patologia mentale e che non è necessario in tutti i casi il percorso psichiatrico, bensì un supporto psicologico offerto sulla base della presa in carico e del parere di una equipe multidisciplinare. Non si tratta di cambio di sesso dei bambini come si sente troppo spesso, ma di evitare conseguenze negative sul benessere psicologico e fisico, sia a breve che a lungo termine di una popolazione particolarmente fragile e vulnerabile.
L’uso della triptorelina è indicato proprio in quei casi in cui è significativo il rischio per la salute psicofisica dell’adolescente.
D’altra parte questo farmaco è testato da 30 anni per la pubertà precoce. Alcuni Paesi europei stanno rivedendo i protocolli sulla triptorelina, non per vietarla, ma per promuovere nuovi studi e migliorare le conoscenze scientifiche. Questo lavoro sarà utile per sostenere i minori trans e non binary nel proprio percorso contro la discriminazione e il minority stress, che causano un elevatissimo tasso di suicidi. Non possiamo dare giudizi sulla dichiarazione del ministro Schillaci sulla base di un comunicato stampa”. Lo affermano SIGIS e ONIG ai margini del convegno Distort organizzato da Gaynet e Ege a Roma presso Europa Experience sulla disinformazione e le persone LGBTQIA+ (ANSA).
Comunicato delle realtà organizzatrici
Un’ondata di disinformazione senza precedenti sui temi LGBTQIA+ incombe sulla politica Italiana in vista delle prossime elezioni europee: già un anno fa la UE ci metteva in guardia dalle fake news contro le persone LGBT+ legate al cosiddetto “gender”, equiparandole alla disinformazione sulle elezioni e sulla guerra in Ucraina.
Così Rosario Coco, Presidente di Gaynet, e Lucia Urciuoli, Presidente di EDGE.
Distortə – L’impatto della disinformazione sulla vita delle persone LGBTQIA+’, promosso da Gaynet e EDGE, si è svolto lo scorso 6 aprile 2024, dalle 10:00 alle 18:45, presso il Centro Europa Experience, in Piazza Venezia 6..
Con questa iniziativa – sostiene Coco – vogliamo denunciare la retorica della devianza e promuovere anche in Italia un’azione contro le pratiche di conversione, sulla scia del movimento europeo ACT. Si tratta di contrastare la stessa resistenza culturale che si oppone al diritto alla vita familiare per ogni persona e alla costruzione di un nuovo diritto di famiglia.
La narrazione distorta delle persone LGBT+
– dichiara Urciuoli – prescinde e anticipa la dimostrazione del valore o delle capacità professionali in modo ingiustificato e questo crea un danno nell’utilizzo di risorse e una ingiustizia che di per sé va combattuta. I dati ISTAT e dell’UNAR sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBT+ hanno portato alla luce che il 41,4% delle persone omosessuali o bisessuali pensa che questo rappresenti uno svantaggio nel corso della propria vita lavorativa. Questo vale in almeno uno di questi tre ambiti: carriera e crescita professionale, reddito e retribuzione, riconoscimento e apprezzamento. Tutti questi ambiti parlano di una modalità di percezione sociale che prescinde dal merito o dal valore professionale ed è condizionata dalla cosiddetta ‘retorica della devianza’.
Sul tema dell’adolescenza transgender e della varianza di genere
– continua Coco – il dibattito è attualmente inquinato all’idea – falsa – che alcuni Paesi europei starebbero ‘vietando’ la triptorelina. Per questo, con il contributo dei massimi esperti ed esperte in materia, anche a livello internazionale, ribadiremo che qualsiasi revisione dei protocolli di somministrazione di un farmaco salvavita come la triptorelina non può essere fatta senza la consultazione degli stakeholders. Infatti, le associazioni transgender e dei genitori di persone LGBTQIA+, offrono un punto di vista e una conoscenza unica sulla materia e sono portatrici del bisogno. La stella polare da seguire per qualsiasi nuova politica sull’identità di genere è rappresentata dalla nuova classificazione OMS, approvata nel 2019 (ICD-11) e dal SOC-8 del WPATH (Standard Of Care – World Professional Association for Transgender Health, 2022), le linee guida riconosciute scientificamente a livello internazionale.
Evitare le pratiche di conversione, a qualsiasi età.
La comunità scientifica internazionale oggi concorda sulla necessità di evitare in tutti i modi qualsiasi pratica volta a reprimere, modificare o alterare l’orientamento sessuale e l’identità di genere una persona, a qualsiasi età, ritenendo questi tentativi pericolosi e da ripudiare. A dare ragione a questa tesi le centinaia di genitori e famiglie oggi preoccupate per le scelte contro le persone trans e non binarie, dalle carriere alias ai farmaci. Il ruolo della famiglia, che rimane sempre al centro delle scelte del Governo in materia di educazione e minori, sembra scomparire sui temi legati all’identità di genere.