16 Maggio 2024
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Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia 2024
Gaynet
17/05/2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA, LA LESBOFOBIA, LA BIFOBIA E LA TRANSFOBIA
QUADRO GENERALE
- l’Italia al 36esimo posto su 49 Paesi tra Europa e Asia, perde due posti e rimane ultima tra i fondatori UE: così dati del report annuale di ILGA-Europe sull’uguaglianza legislativa e sociale delle persone LGBTI.
- Un terzo delle persone che hanno partecipato al EU LGBTIQ Survey III della FRA hanno sperimentato odio online (campione di oltre 100.000 persone in 30 Paesi).
- Secondo la FRA, in Italia il 68% delle persone LGBTIQ dichiara di aver subito bullismo, scherni, prese in giro, insulti o minacce a scuola perché è LGBTIQ. Per l’Ue-27 è pari al 67%, in forte aumento rispetto al 2019 (43%).
- Sale al 14%, rispetto all’11% della ricerca FRA del 2019, la percentuale di chi ha subito violenza motivata dall’odio, comprese aggressioni fisiche e sessuali, nei cinque anni precedenti al sondaggio. Questa percentuale arriva al 29% per le donne trans, al 23% per gli uomini trans, al 34% per le persone intersex.
- Il 18% delle persone LGBTIQ in Italia ha sperimentato un tentativo di “conversione”, volto a far cambiare orientamento sessuale e/o identità di genere. Per l’UE-27 il dato è del 24%
- Il 53% evita spesso o sempre di tenersi per mano con una persona partner dello stesso sesso.
- In Italia si sono verificati 99 episodi penalmente rilevanti (maggio 2023-marzo 2024) di matrice omolesbobitransfobica (omofobia.org).
- 158 persone ne sono state colpite, distribuite in 55 città, prevalentemente al nord.
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COMUNICATO STAMPA
Omofobia, Gaynet: Italia scende al 36esimo post su 48 Paesi, 1 persona su 5 vittima delle pratiche di conversione.
“L’Italia sprofonda di due posizioni nel Report ILGA-Europe, superata da Lituania, Ungheria, Macedonia e altri Paesi dell’est. Secondo in nuovi dati FRA, una persona LGBTIQ su cinque in Italia (18%) ha sperimentato l’abuso delle cosiddette “terapie riparative” definite una forma di tortura dalle Nazioni Unite. Di fronte a questo quadro inquietante, dopodomani, 17 maggio, partirà anche in Italia la campagna contro le pratiche di conversione, a sostegno di un’iniziativa di portata europea”.
Cosi Rosario Coco, Presidente Gaynet.
La Rainbow Europe Map
“Secondo la Rainbow Europe Map, pubblicata oggi da ILGA Europe, l’Italia, scende al 36esimo post su 48 Paesi nell’indice di tutela dell’uguaglianza legislativa delle persone LGBTQIA+. La Germania, che quest’anno ha fatto il salto più grande nella classifica, ha proibito i crimini d’odio basati sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulle caratteristiche sessuali. Altri paesi che hanno legiferato contro i crimini ispirati dall’odio includono Bulgaria, Islanda (che è balzata al secondo posto nella classifica) e Slovenia. In Belgio, Cipro, Islanda, Norvegia e Portogallo sono stati introdotti divieti sulle pratiche di conversione, che perpetrano violenza contro le persone LGBTI.
Il dato sui tentativi di conversione
È proprio il dato sui tentativi di conversione, detti anche terapie riparative, che emerge nel più ampio quadro del LGBTIQ Survey III della FRA (European Union Agency for Fundamental Rights), pubblicato il 14 maggio. Si tratta del terzo sondaggio dopo quelli realizzati nel 2012 e nel 2019. Oltre 100.000 persone da 30 paesi, i 27 Stati membri UE e i paesi candidati Albania, Macedonia del Nord e Serbia, hanno partecipato all’indagine. Oltre due terzi delle persone intervistate hanno riscontrato dichiarazioni di odio online, mentre aumenta significativamente la violenza rispetto all’ultimo sondaggio del 2019. La percentuale di persone che hanno denunciato forme di bullismo e molestie a scuola è passata dal 43% del 2019 al 67% del 2023 (68%) per l’Italia.
Il dato sui tentativi di conversione – prosegue Coco – che in Europa interessa il 26% delle persone intervistate, ci da una prospettiva di quanto sia profonda e sfuggente la natura dell’oppressione: nonostante il 52% viva ormai del tutto o quasi apertamente la propria identità (coming out), 1 persona su 4 in Europa ha affrontato delle vere e proprie torture, come sono state definite nel 2020 dalle Nazioni Unite le cosiddette ‘terapie riparative’.
La prossima campagna
Per questo 17 maggio – conclude – Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, lanciamo Meglio a Colori, una nuova iniziativa contro le pratiche di conversione, in contemporanea con il movimento europeo ACT (Against Conversion Theraphy, per sensibilizzare l’opinione pubblica e aprire un dibattito sulla necessità di un intervento normativo che affermi il diritto universale ed effettivo all’orientamento sessuale e all’identità di genere, come avvenuto in Spagna, Germania, Francia, Grecia e molti altri Paesi in tutto il mondo”.