13 Novembre 2024

Tempo di lettura: 4min

TDOR 2024, le persone trans strette tra Musk e Putin

Gaynet

 

TDOR 2024: le persone transgender e non binarie nel mirino della propaganda globale

In vista del Transgender Day of Remembrance (TDOR) 2024, che ricorda le persone colpite dalla violenza transfobica, le persone transgender e non binarie, circa il 3-6% della popolazione (IPSOS Pride 2023) si confermano sempre più al centro di una retorica globale che minaccia le loro esistenze, l’intera causa LGBTQIA+ e costituisce una delle armi preferite per le destre reazionarie. I dati TGEU 2024, tra il 1° ottobre 2023 e il 30 settembre 2024, riportano 350 omicidi di persone transgender e gender-diverse. Di queste vittime, il 94% erano donne transgender, il 93% persone nere e il 46% sex workers. L’Italia si conferma il Paese europeo con più morti da per transfobia dal 2008.

La vicenda di Elon Musk e le elezioni USA

Un caso che ha suscitato di recente grande attenzione è quello della figlia transgender di Elon Musk, Vivian Wilson. Vivian ha scelto da tempo di separarsi pubblicamente dal padre, che non ha mai riconosciuto il suo percorso di affermazione di genere. Vivian ha letteralmente ripudiato il Musk, rinunciando al cognome e all’eredità dell’uomo più ricco del mondo (con buona pace di chi parla di “moda”). Musk ha detto che suo figlio (usando il maschile di proposito) è stato ucciso dal virus “Woke”, un termine dispregiativo per i movimenti a favore dei diritti civili e delle minoranze razzializzate che Musk usa ossessivamente su X. Vivian, dal canto suo, ha dichiarato che lascerà gli Stati Uniti dopo la vittoria di Trump, perché non li reputa più un Paese sicuro.

Vivian Wilson e Elon Musk (Gay.it)

Un dramma familiare specchio del dibattito globale

Si tratta quindi di un dramma di familiare legato alla transfobia come purtroppo ce ne sono molti. Visto il personaggio, tuttavia, la vicenda è diventata un simbolo del dibattito elettorale USA 2024 e della profonda spaccatura dell’elettorato statunitense, che riflette una polarizzazione sempre più preoccupante sul riconoscimento delle identità trans e non binarie.

Non solo: l’inizio del percorso di affermazione di Vivian, insieme alle polemiche sulla gestione del COVID 19, è stato tra le cause principali che hanno portato Musk ad abbandonare le sue simpatie per il Partito Democratico americano (era uno dei finanziatori) e ad abbracciare la causa di Donald Trump, più volte criticato dallo stesso Musk durante il primo mandato.

A partire dal 2020 e in particolare durante la recente campagna elettorale, Musk ha alimentato le peggiori teorie negazioniste dell’identità di genere e delle persone trans stesse, aprendo a chi sostiene le cosiddette pratiche di conversione, vere e proprie torture secondo le Nazioni Unite e le linee guida internazionali WPATH SOC8. La posizione di Musk sui diritti trans come minaccia per bambini e bambine ha avuto un ruolo molto significativo nelle elezioni per la presidenza USA dello scorso 5 novembre,  che hanno portato Trump alla vittoria.

La nuova legge russa contro le adozioni internazionali

Il 12 novembre 2024, la Russia ha approvato una nuova legge che impedisce le adozioni da Paesi che permettono l’affermazione di genere per le persone trans. Questa legge, che si inserisce in un contesto di crescente repressione contro la comunità LGBTQIA+, è presentata dal governo come una difesa dei “valori tradizionali”. In realtà, si tratta di una misura che isolerà ulteriormente le persone transgender, alimentando un clima di intolleranza e ostilità nei loro confronti e mettendo in relazione la stigmatizzazione delle persone trans con le politiche a favore della natalità, visto che il provvedimento istituisce anche multe per promuovere campagne cosiddette “childfree”. Per intenderci, da oggi neanche le coppie eterosessuali italiane potranno adottare bambini e bambine russe, perché l’Italia, seppure tramite la tortuosa via giudiziaria, riconosce la possibilità di modificare i documenti per le persone trans.

Il caso Careggi e la revisione della triptorelina in Italia

Anche in Italia le persone trans sono costrette a fronteggia l’attacco del Governo. Il caso dell’Ospedale di Careggi, dove è in corso una revisione dei criteri di somministrazione della triptorelina per la sospensione della pubertà nei minori transgender, ha sollevato preoccupazioni. Questo farmaco, definito salvavita da 13 società scientifiche,  è fondamentale per le giovani persone con incongruenza di genere  che desiderano intraprendere un percorso di affermazione:  la revisione delle linee guida potrebbe limitare l’accesso a trattamenti necessari, specie per il fatto che il Governo ha scelto di non confrontarsi con le associazioni trans escludendole dai tavoli.

La violenza transfobica, il TDOR e il contesto globale

I dati TGEU 2024 confermano quanto la violenza contro le persone transgender e non binarie stia crescendo in modo preoccupante. I 350 omicidi documentati, insieme agli altri attacchi verbali e fisici, sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno globale che colpisce le persone più vulnerabili della comunità LGBTQIA+ e fa parte di una retorica che influenza l’intero dibattito politico. Dagli Stati Uniti alla Russia, passando per l’Italia, abbiamo elencato solo alcuni esempi di come la propaganda anti-gender sia ormai una delle armi più efficaci del neoautoritarismo mondiale.

In questo 2024, l’auspicio è che il TDOR 2024 sia un momento di ricordo per le vittime di violenza transfobica così come anche momento per pretendere chiarezza e respingere l’ondata di disinformazione, odio e fake news che calpesta ogni giorni i diritti di queste persone, minacciando al tempo stesso l’esistenza delle democrazie.

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