Identità di genere

Identità di genere

L’identità di genere è “il senso di se stessi, l’unità e la persistenza della propria individualità maschile o femminile o ambivalente (di grado maggiore o minore), particolarmente come esperienza di percezione sessuata di se stessi e del proprio comportamento”

(Money, Ehrhardt, 1972).

Il genere

Il genere si riferisce alle rappresentazioni sociali dei sessi biologici, quello che cioè ci aspettiamo da una persona in quanto appartenente al sesso maschile o al sesso femminile.
Questa aspettativa è determinata storicamente ed è suscettibile di cambiare nel tempo  e geograficamente.

Ogni società riconosce agli uomini e alle donne delle responsabilità diverse. Queste responsabilità sono condivise in diversi  contesti culturali (le famiglie, il lavoro, la comunità e le istituzioni), e non sono dunque predefiniti  dalla natura. (Vedi Ruoli di genere)


Genere come modello di comportamento

Prima del suo lavoro, il termine era usato principalmente per le categorie grammaticali.


Studi di genere

Il significato corrente della parola genere si è diffuso negli  anni settanta, quando  alcune autrici femministe come Gayle Rubin hanno studiato le differenze tra sesso biologico e costruzione sociale del genere inaugurando gli studi di genere (Gender Studies).
Oggi la distinzione è comunemente impiegata nelle scienze sociali e nei documenti  dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Se le scienze sociali hanno sempre considerato il  genere come  costrutto sociale, le neuroscienze stanno indagando, con esiti vari, se ci siano effettive differenze biologiche che possono influenzare lo sviluppo del genere negli esseri umani.

 

Identità di genere

L’identità di genere è una componente dell’identità umana e si riferisce alla consapevolezza di sé e al senso di appartenenza a un genere (uomo, donna o altro genere) o a nessuna categoria di genere comunemente riconosciuta.

 

Relazione tra genere e sesso biologico

La maggior parte delle persone ha un’identità di genere coerente con il sesso assegnato alla nascita (sesso biologico).
Queste persone vengono dette cis abbreviazione di  cisgenere (cisgender) (letteralmente al di qua del genere).

Ci sono persone che invece non si identificano del tutto o per niente con il sesso  assegnato alla nascita. Queste persone vengono dette  trans abbreviazione della parola transgenere  (transgender) (letteralmente al di là del genere).

 

Genere di elezione e transizione

Per adeguare la propria persona al proprio sentire, le persone trans compiono  una transizione verso il genere di elezione (quello cui sentono di appartenere) vivendo e chiedendo di  essere riconosciute come appartenenti al genere  elettivo.

Ci sono molti modi coi quali effettuare questa transizione.
C’è chi intraprende una transizione sociale, scegliendo un nome e/​o un pronome adatto, intervenendo sul  proprio aspetto (acconciatura, abbigliamento, trucco, accessori, ecc.), sulla propria gestualità. (espressione di genere)

C’è chi ricorre a misure legali (cambio  del nome e del genere anagrafico sul documento di identità).
C’è chi si sottopone a una transizione fisica (trattamento ormonale per adeguare i caratteri sessuali secondari al genere di elezione)  e/​o a operazioni chirurgiche (per adeguare parzialmente o totalmente la propria anatomia al genere elettivo).

Non ci sono obblighi, non esiste  un solo modo di transizione.
E’ prerogativa di ogni persona  trovare ciò di cui ha più bisogno per sentirsi a proprio agio con il proprio genere e il proprio corpo.


Espressione di genere

L’espressione esteriore di tutte le  identità di genere  avviene tramite i comportamenti, la scelta dei vestiti, gli atteggiamenti, il linguaggio del corpo, l’acconciatura, il trucco, la lingua, il comportamento, il nome o i pronomi, tutti aspetti che costituiscono l’espressione di genere.
L’espressione di genere di una persona e la sua identità di genere possono coincidere, ma non necessariamente. Una persona può riconoscersi come uomo ma avere degli atteggiamenti ritenuti dalla società femminili (o viceversa). Non sempre l’espressione di genere è volontaria. Certi atteggiamento, il linguaggio del corpo, possono essere stati appresi ed essere poco o per niente modificabili.


Stereotipi di genere

Le caratteristiche che sono  attribuite al genere maschile  e a quello femminile non dipendono da fatti oggettivi incontrovertibili ma da luoghi comuni e stereotipi e infatti vengono chiamati  stereotipi di genere.
La convinzione che gli uomini sono alti e forti, che hanno i capelli corti amano le automobili mentre le donne sono sensibili, hanno capelli lunghi e amano la prole  sono dei classici stereotipi di genere  molto semplicistici e falsi.

E’ sempre meglio metterli in discussione in modo critico tanto nell’educazione quanto nella società.

Ruoli di genere

Lo stesso vale per i ruoli di genere cioè per le aspettative che la società ha riguardo quello che viene ritenuto il comprtamento tipico e appropriato di uomini e donne.  I ruoli di genere costituiscono una visione precisa del posto e dell’importanza che l’uomo e la donna  hanno in una società e come per gli stereotipi di genere necessitano di una decostruzione critica.

 

Al di là dei generi uomo donna

Molte persone non si identificano nei generi uomo donna. Essendo pensati come  generi opposti, dicotomici e incompatibili, vengono considerati come generi basati su un’idea binaria, auto-escludente  (o-o, aut-aut) che a molte persone sta stretta.

 

Non binarismo

Le persone che mettono in discussione le idee binarie che si pretende caratterizzino e distinguano i generi uomo donna si definiscono persone non binarie (non-binary).

Questo è un termine ombrello che al suo interno contempla diverse parole che esplicitano questa critica generale ai generi binari con differenti sfumature di significato.

Per non rimanere con una definizione negativa le persone non binarie hanno indicato una molteplicità di generi non binari.

Agender (senza genere) sono le persone che non si riconoscono nei generi uomo donna o  che non si identificano con nessun’altra  identità di genere.

Bigender (doppio genere) sono le persone che si riconoscono in entrambi i generi uomo donna.

Gender non conforming (genere non conforme) Chi,  pur identificandosi in uno dei due generi binari, non si adegua ai ruoli e agli stereotipi di genere risultando non conforme al binarismo di genere.

Genderfluid (di genere fluido) Una persona la cui identità di genere comprende più di una definizione identitaria di genere, variando nel tempo, oppure contemporaneamente (Pangender).

Genderqueer altro termine ombrello che raggruppa le diverse definizioni identitarie descritte sopra, non rientranti nell’opposizione uomo/donna.

Questa nomenclatura può confondere ma ricordiamo che l’esigenza di chi la usa non è quella di creare delle categorie separate e antagoniste ma di trovare uno strumento di autodeterminazione che contribuisca a creare l’immagine di sé e dunque la propria identità.

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