La formazione sui temi LGBTIQ+ come valorizzazione delle differenze e costruzione di comunità inclusive
La nostra idea di formazione sui temi LGBTIQ+
La formazione sui temi LGBTIQ+ (1) si basa sulla cultura dei diritti umani, sull’attenzione verso il linguaggio e allo sviluppo di pratiche di inclusione e valorizzazione delle differenze.
Per noi, parlare di temi LGBTIQ+ significa:
- affrontare caratteristiche universali dell’identità di ogni persona: Orientamento sessuale, Identità di Genere, Espressione di Genere e Caratteristiche sessuali, cioè SOGIESC (2);
- fornire conoscenze, strumenti critici e risorse concrete per il lavoro quotidiano nelle redazioni, nelle scuole, nello sport e nelle imprese, secondo le policy di Diversity & Inclusion;
- decostruire i pregiudizi e le narrazioni sessiste, contrastare il discorso d’odio e promuovere una società in cui ogni persona possa vivere liberamente la propria identità;
- affrontare argomenti che possono migliorare le nostre vite.
Le risorse e i materiali dei nostri corsi sono reperibili nella pagina risorse. Alcuni corsi sono disponibili anche online nella sezione e-learning.
Come nasce un corso. Conoscenze, strumenti e riferimenti internazionali.
I nostri corsi nascono sempre dal contesto e dalle necessità di chi lo organizza e di chi vi partecipa. I corsi prevedono una struttura generale che accompagna le persone partecipanti dalle conoscenze di base alla presentazione di casi studio e buone pratiche. Sono previste inoltre sessioni interattive, lezioni laboratoriali e non formali, in particolare nei corsi progettati per le scuole e le realtà sportive.
Le fondamenta di ciascun corso sono
- le conoscenze scientifiche di base,
- l’analisi del linguaggio,
- l’impiego di strumenti concreti pensati per essere utilizzati da chi partecipa.
I nostri corsi sono tenuti da persone esperte con competenze ed esperienze professionali diverse, con un approccio multidisciplinare: storico, scientifico, linguistico, sociologico e manageriale.
Durante le attività formative, facciamo riferimento a diverse risorse tra cui i 10 punti di Gaynet e Lo Stylebook di Gaynet.
La pianificazione dei corsi è in linea con le principali strategie a livello nazionale e internazionale, a partire dalla LGBTIQ Equality Strategy 2020-2025 e dalla raccomandazione CM/Rec (2022) 16 del Consiglio d’Europa, fino alla Strategia Nazionale LGBT approvata nel 2022 dall’UNAR.
Media e Giornalismo
Una delle principali attività di Gaynet è la formazione con l’Ordine dei Giornalisti dedicata alle narrazioni più comuni sulle persone LGBTIQ+ che veicolano pregiudizi e rappresentazioni fuorvianti. Proponiamo sempre l’analisi di titoli e articoli di cronaca e forniamo esempi alternativi di narrazione, approccio e linguaggio, in linea con le novità introdotte nel 2020 nel Testo unico dei doveri del Giornalista.
Per affrontare una riflessione costante sui pregiudizi presenti strutturalmente nelle narrazioni della nostra tradizione culturale, nei nostri corsi ci focalizziamo sull’attenzione ai contesti in cui i termini vengono utilizzati, e proponiamo degli strumenti critici da utilizzare quotidianamente.
Scuola
I nostri interventi nelle scuole non sono frontali ma laboratoriali. Il nostro approccio didattico propone una decostruzione critica dell’immaginario collettivo e degli stereotipi nel linguaggio quotidiano e nei media, a partire dalle serie TV e dai social media più utilizzati dalle giovani generazioni.
La didattica laboratoriale ci consente di introdurre argomenti specifici (tra i quali differenze di genere, educazione sentimentale, contrasto ai discorsi d’odio) mantenendo come punti di riferimento gli Standard OMS sull’Educazione Sessuale e Affettiva in Europa (3) e le opere di Alma Sabatini, Cecilia Robustelli e Giuliana Giusti sul sessismo della lingua italiana.
Curiamo lo sviluppo di criteri, linee guida e della comunicazione istituzionale per le scuole e gli enti pubblici sulle tematiche legate alla parità di genere e alla carriere alias.
Aziende
La formazione in ambito aziendale verte sugli standard di condotta nel contrasto alle discriminazioni verso le persone LGBTIQ+ elaborati dalla Nazioni Unite e tradotti in italiano nel 2021 dall’UNAR (4). Il tema può essere affrontato da diversi punti di vista:
- Le discriminazioni sul lavoro, le policy di Diversity & Inclusion e la valorizzazione delle differenze all’interno delle aziende.
- La comunicazione sui temi LGBTIQ come parte della responsabilità sociale e delle strategie di marketing.
- L’inclusione sociale delle persone LGBTIQ+ e lo sviluppo economico dei territori.
Le aziende possono contribuire al cambiamento verso una società più inclusiva sia nell’organizzazione interna sia nella comunicazione istituzionale e nelle campagne. Esiste infatti una specifica correlazione tra il livello di inclusione sociale delle persone LGBTIQ+ e lo sviluppo del territorio (5). Un esempio di questo circolo virtuoso è il “turismo LGBTIQ”, che propone spazi, luoghi e itinerari apertamente accoglienti e costituisce in Italia e nel mondo un mercato in forte ascesa (6).
Sport
Lo sport è un fenomeno globale che ha un impatto sulla salute, sull’educazione, sulla comunicazione, sull’economia, sulla costruzione dell’immaginario collettivo. Lo sport interessa sia chi lo pratica sia chi non lo pratica: un esempio lo troviamo nelle metafore che derivano dal linguaggio sportivo, come “scendere in campo”.
In questo ambito, Gaynet utilizza la metodologia sviluppata nel progetto Outsport (7), basata sull’educazione non formale attraverso lo sport, una forma di apprendimento esperienziale sul campo che si colloca nell’ambito della Human Rights Education introdotta dal Consiglio d’Europa con il manuale Compass (8). Gli esercizi di educazione non formale sono stati sperimentati sia in ambito sportivo, per la componente atletica e dirigente, sia in ambito lavorativo per il rafforzamento del team working in ottica Diversity & Inclusion.
Advocacy e Diritti Umani
I nostri corsi sono rivolti anche a chi vuole impegnarsi singolarmente o nelle associazioni per promuovere i diritti umani delle persone LGBTIQ+. L’obiettivo è il rafforzamento delle competenze di advocacy in ambito SOGIESC, con particolare riferimento al contrasto della cosiddetta “propaganda anti-gender”. I corsi interessano diverse aree tematiche, tra le quali il linguaggio e le conoscenze di base, la comunicazione e l’utilizzo dei social media, la storia del movimento e la situazione internazionale, le questioni giuridiche e legislative.
Esempi, buone pratiche e strumenti
La maggior parte degli atteggiamenti discriminatori veicolati dal comportamento ma anche dal linguaggio non sono immediatamente visibili e vengono compiuti spesso in buona fede, poiché stereotipi e pregiudizi sono molto radicati nella società. Qualunque sia l’ambito della formazione, lavorare sugli esempi e decostruire il linguaggio è il primo passo per rendere evidente il nesso tra comportamenti, parole ed episodi di violenza, come è bene indicato dalla Piramide dell’Odio
Tra gli esempi proposti, alcuni prendono spunto dalla cronaca e dal linguaggio ordinario che veicolano pregiudizi e narrative scorrette. Possiamo qui ricordare espressioni come “delitto gay”, “bacio lesbico” o l’uso del maschile per le donne trans: anche non sempre vengono stigmatizzate e percepite come discriminatorie, contribuiscono ad alimentare il meccansmo indicato dalla Piramide.