Caratteristiche sessuali
Sesso biologico – Caratteristiche sessuali
Il sesso di un individuo è definito da un insieme di caratteristiche biologiche con le quali si nasce. Una persona può nascere con caratteristiche sessuali maschili, femminili o, più raramente, non ascrivibili a quelli convenzionalmente considerati maschili o femminili (persone intersex)
Sono caratteristiche sessuali i cromosomi (XY, maschili e XX, femminili), le gonadi (i testicoli, maschili, e le ovaie, femminili), i genitali, gli ormoni sessuali.
Si distingue inoltre tra caratteri sessuali primari (apparati riproduttivi) e secondari (barba, tono di voce e petto) che si differenziano in fase puberale identificano le anatomie maschile e femminile.
Pregiudizi anche nelle definizioni “scientifiche”.
Anche la fisiologia e l’anatomia del corpo maschile e femminile risente sempre della costruzione culturale determinata dall’idea che una certa società ha di come è il corpo femminile (meno muscoloso, con meno peli, più minuto di quello maschile) e di come è il corpo maschile (più muscoloso, irsuto, di dimensioni maggiori rispetto quello femminile).
Le differenze statistiche sono medie non assolute
Queste differenze statistiche non impediscono che ci siano alcune donne che sono più alte, più muscolose, più irsute di alcuni uomini.
Considerare queste caratteristiche statistiche come caratteristiche assolute da un lato è una fonte di discriminazione, dall’altra è uno strumento per giustificare l’organizzazione sociale dei sessi che vede la donna in posizione subalterna.
Tanto per cominciare i due sessi sono costruiti su una complementarietà autoescludente che li fa definire come sessi opposti invece che differenti. Alcune presunte differenze anatomiche (dimensione dell’encefalo, diverso sviluppo anatomico e funzionale di alcune componenti del cervello) vengon interpretate come prove della differenza anatomica e biologica tra maschio e femmina alla quale si vogliono collegare tutta una serie di convinzioni (prive di qualunque dimensione scientifica) che vogliono i maschi e le femmine del genere umano persone profondamente diverse con caratteristiche, cognitive, caratteriali e psicologiche diverse.
Sesso biologico e Genere
Si è dunque deciso di distinguere tra sesso biologico e genere proprio per separare l’anatomia e la biologia de corpo umano dalle convinzioni basate su luoghi comuni e pregiudizi o su idee condivise socialmente in un determinato periodo storico che, partendo dalle differenze anatomiche, costruiscono delle differenze attitudinali, caratteriali, psicologiche, spirituali.
Queste convinzioni, soggettive e suscettibili di cambiamento da cultura a cultura e da periodo storico a periodo storico, vengono chiamate stereotipi di genere e le aspettative sociali legate all’appartenenza a uno dei due sessi ruoli di genere.
Esistono però stereotipi anche da un punto di vista biologico.
Le persone intersex
Alcune persone presentano caratteristiche anatomiche genotipiche (legate ai cromosomi sessuali) e fenotipiche (riferite all’anatomia e alla biologia) che non consentono una un’attribuzione definitiva a un sesso piuttosto che a un altro.
Tali individui vengono definiti intersex.
La percentuale della loro prevalenza dipende d quale definizione di intersessualità si usa.
Secondo l’Istituto Beck è intersessuale una persona su duemila.
Questa differenza invece di essere riconosciuta come tale viene negata e le persone intersex sono finora state costrette, sin dalla nascita, ad adeguare l’anatomia a uno dei due sessi secondo un protocollo applicato sin dalla nascita senza dare loro la possibilità di scelta.
Invece di rendere le definizioni anatomiche di maschilità e femminilità più elastiche l’anatomia delle persone intersex si misurata con dei parametri restrittivi (a partire da quanti centimetri una clitoride “troppo grande” deve essere sussunta anatomicamente a un pene mancato e viceversa).
La si costringe cioè nel binarismo maschio/femmina (protocollo Hopkins), contraddetto nella sua stessa costruzione dall’esistenza delle stesse persone intersex.
Con la convinzione di voler illustrare differenze anatomiche statistiche si assolutizzano certe differenze medie costruendo su queste differenze una visione, una concezione dei corpi che è sessista.
Altri esempi di Sessismo nella descrizione dell’anatomia dell’essere umano
Un esempio eclatante è la placca montata sulle sonde Pioneer della Nasa negli anni 70 del secolo scorso.
Questa placca, ideata da Carl Sagan, fu posizionate a bordo delle sonde Pioneer 10 e 11 nel 1972 e nel 1973 con lo scopo di indicare a eventuali forme di vita extraterrestri che potessero incontrare le sonde chi le ha create, da dove provengono e altri riferimenti scientifici.
Quel che qui ci interessa è che la rappresentazione dell’uomo e della donna apparentemente scientifica e imparziale è in realtà sessista e androcentrica.
Immagini sessiste
Nell’immagine è l’uomo a fare il gesto di saluto mentre la donna resta con le braccia lungo i fianchi. Il corpo dell’uomo è più muscoloso di quello della donna anche se questa non è una differenza anatomica ma sociale (se ne ha occasione anche il copro femminile può sviluppare muscoli quanto quello maschile. Sono i ruoli lavorativi e sociali che influenzano l’anatomia. Per tacere della rappresentazione più accura dell’organo riproduttivo maschile rispetto quello femminile: il disegno mostra solamente il monte di venere ma non la vulva.
Questa placca dimostra come anche quanto pensiamo di stare descrivendo differenze oggettive la nostra visione dell’uomo e della donna influenza le nostre descrizioni mostrando una forma di pregiudizio e di bias anche inconsapevoli e non intenzionali ma non per questo meno tagliati o meno pericolosi.
Sport e atlete trans.
Le caratteristiche anatomiche uomo donna sono oggi argomento molto discusso a proposito delle atlete trans. Anche in questo caso le opinioni sono più basate su luoghi comuni, stereotipi e pregiudizi che su dati veramente oggettivi e scientifici.